mercoledì 15 gennaio 2014

Quanto è abbastanza? - Riflessione di natura spirituale

Link to the original post in English.
Il post di oggi presenta perfettamente la tematica sviluppata in questo blog. Imparare ad accontentarsi di ciò che abbiamo e godere dell'abbastanza. 
Lascio sotto il link al post in inglese originale  e a quello in italiano, tradotto anche da Gocce dal Cielo.

Enough - Abbastanza

“«...NON È DALL’ABBONDANZA DEI BENI CHE UNO POSSIEDE CHE EGLI HA LA SUA VITA»” (Luca 12:15)

Pensa a quale sia, per te, il significato di una “bella vita”. Guidare la macchina più veloce? Avere una casa grande e ben arredata? Indossare abiti firmati e svolgere una professione importante? L'idea di Dio, è completamente diversa. Gesù raccomanda: «... guardatevi da ogni avarizia ... non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita».

La bella vita che la pubblicità ti offre è possedere sempre più cose. Ma è una trappola. Gli spot ti dicono che non vai bene, e un certo prodotto può renderti migliore. Giocano con il tuo senso di colpa e la tua insicurezza. Una vita passata ad ascoltare la pubblicità diventerà sempre più oppressiva per la tua autostima.
G. K. Chesterton disse: “Esistono due modi per avere “abbastanza”. Uno è accumulare sempre più; l’altro è desiderare sempre meno”.
A. Solzhenitsyn ha scoperto questa verità in una prigione sovietica, quando fu privato della libertà, degli amici, della casa e dei suoi libri. Dopo mesi di solitudine nell’Antartico, l’ammiraglio Richard Byrd scrisse: “Sto sperimentando come l’uomo possa vivere pienamente anche con pochissime cose”.
È un traguardo meraviglioso, poter affermare questo! Harold Sala osserva: “Le persone, oggi, sono schiave degli averi come nessun’altra precedente generazione. La vita diventa sempre più complessa e, di pari passo, ci convinciamo di dovere possedere di più per essere felici ma ottenuto il voluto, ricadiamo nuovamente nell’infelicità perché, nel frattempo, è apparso un modello più ricercato. In realtà, serve molto meno di quanto pensiamo per scoprire che  la felicità viene da dentro e spezziamo la presa che le “cose” hanno sulla nostra vita”. 
Domanda: quanto è “abbastanza”? Gesù spiegò al giovane ricco che gli aveva posta una domanda: “«...va’, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi” (Matteo 19:21). Non erano le parole che quel giovane si aspettava! Significa, forse, che Dio non vuole che si possegga denaro? No! Solo non desidera che altro occupi il Suo posto nella nostra vita. Egli sa bene che “«...dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore»” (Matteo 6:21).
Allora cosa posso fare nella pratica? La prossima volta che  desideri acquistare qualcosa, che non sia il cibo, domandati perché la vuoi davvero. Scoprire le tue motivazioni potrà aiutarti a diventare un consumatore più saggio. Perchè non usare parte di quei soldi, che avresti destinato ad un oggetto superfluo, per aiutare qualcuno nel bisogno? Attorno a noi le opportunità non mancano.
Buona Giornata!

http://www.ucbitalia.com/gocce-dal-cielo

“«...NON È DALL’ABBONDANZA DEI BENI CHE UNO POSSIEDE CHE EGLI HA LA SUA VITA»” (Luca 12:15)
=> Pensa a quale sia, per te, il significato di una “bella vita”. Avere auto di pregio? Una casa grande e ben arredata? Indossare abiti firmati e svolgere una professione importante? Per Dio, è diverso da tutto ciò. Gesù raccomanda: “«... guardatevi da ogni avarizia ... non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita»”. G. K. Chesterton disse: “Esistono due modi per avere “abbastanza”. Uno è accumulare sempre più; l’altro è desiderare sempre meno”. A. Solzhenitsyn ha scoperto questa verità in una prigione sovietica, quando fu privato della libertà, degli amici, della casa e dei suoi libri. Dopo mesi di solitudine nell’Antartico, l’ammiraglio Richard Byrd scrisse: “Sto sperimentando come l’uomo possa vivere pienamente anche con pochissime cose”. È un traguardo meraviglioso, poter affermare questo! Harold Sala osserva: “Le persone, oggi, sono schiave degli averi come nessun’altra precedente generazione. La vita diventa sempre più complessa e, di pari passo, ci convinciamo di dovere possedere di più per essere felici ma ottenuto il voluto, ricadiamo nuovamente nell’infelicità perché, nel frattempo, è apparso un modello più ricercato. In realtà, serve molto meno di quanto pensiamo per trovare la felicità, a patto che provenga dal cuore e che sappiamo spezzare la presa che le “cose” hanno sulla nostra vita”. Domanda: quanto vale “abbastanza”? Gesù spiegò al giovane ricco regole pertinenti alla questione: “«...va’, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi” (Matteo 19:21). Non erano le parole che quel giovane si aspettava! Significa, forse, che Dio non vuole che si possegga denaro? No! Solo non desidera che altro occupi il Suo posto nella nostra vita. Egli sa bene che “«...dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore»” (Matteo 6:21). 
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“«...NON È DALL’ABBONDANZA DEI BENI CHE UNO POSSIEDE CHE EGLI HA LA SUA VITA»” (Luca 12:15)
=> Pensa a quale sia, per te, il significato di una “bella vita”. Avere auto di pregio? Una casa grande e ben arredata? Indossare abiti firmati e svolgere una professione importante? Per Dio, è diverso da tutto ciò. Gesù raccomanda: “«... guardatevi da ogni avarizia ... non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita»”. G. K. Chesterton disse: “Esistono due modi per avere “abbastanza”. Uno è accumulare sempre più; l’altro è desiderare sempre meno”. A. Solzhenitsyn ha scoperto questa verità in una prigione sovietica, quando fu privato della libertà, degli amici, della casa e dei suoi libri. Dopo mesi di solitudine nell’Antartico, l’ammiraglio Richard Byrd scrisse: “Sto sperimentando come l’uomo possa vivere pienamente anche con pochissime cose”. È un traguardo meraviglioso, poter affermare questo! Harold Sala osserva: “Le persone, oggi, sono schiave degli averi come nessun’altra precedente generazione. La vita diventa sempre più complessa e, di pari passo, ci convinciamo di dovere possedere di più per essere felici ma ottenuto il voluto, ricadiamo nuovamente nell’infelicità perché, nel frattempo, è apparso un modello più ricercato. In realtà, serve molto meno di quanto pensiamo per trovare la felicità, a patto che provenga dal cuore e che sappiamo spezzare la presa che le “cose” hanno sulla nostra vita”. Domanda: quanto vale “abbastanza”? Gesù spiegò al giovane ricco regole pertinenti alla questione: “«...va’, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi” (Matteo 19:21). Non erano le parole che quel giovane si aspettava! Significa, forse, che Dio non vuole che si possegga denaro? No! Solo non desidera che altro occupi il Suo posto nella nostra vita. Egli sa bene che “«...dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore»” (Matteo 6:21). 
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3 commenti:

  1. I CORINZI 6:12...Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile.......
    Io Carlos , ho imparato!!!!!!!

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  2. Tutto giusto quello che scrivi, purtroppo viviamo in un mondo del tutto diverso. Ci accorgiamo di quanto detto sia importante, purtroppo quando la vita ci riserva delle sorprese. Bacioni Laura

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